Prende posizione il sindacato di Fipe ristoratori Confcommercio Lucca, a seguito dell’incontro svoltosi martedì scorso fra la Commissione consiliare sviluppo economico del Comune di Lucca e gli organizzatori di alcune delle principali sagre del territorio lucchese.
“Abbiamo letto con interesse – si legge in una nota del presidente Fipe Benedetto Stefani (che della Federazione è anche membro della giunta nazionale) e del suo vice Samuele Cosentino – le parole espresse dagli organizzatori di queste manifestazioni e cogliamo l’occasione per ribadire alcuni punti da noi ritenuti di primaria importanza per la nostra categoria: Fipe Confcommercio non è contraria, per principio, a nessun evento che abbia come linea di riferimento la promozione reale dei prodotti tipici locali. Sostiene anzi quelle realtà che davvero possano rappresentare momenti di aggregazione per le piccole realtà di paese ed anche risorsa per i loro cittadini. Chiede però il rispetto delle regole, equità nell'applicazione delle stesse, la stesura di un disciplinare che tuteli il prodotto tipico e chi si appresta a degustarlo, salvaguardando così anche le sagre vere da eventi di distribuzione di cibo a tempo "poco determinato". Chiedere un controllo sulla concentrazione temporale degli eventi enogastronomici, non significa voler eliminare le sagre. Significa invece voler tutelare da un lato il vero senso della sagra, dall'altro salvaguardare anche quelle attività di somministrazione permanenti che, in quanto tali, sono soggette un regime normativo comunale ed igienico sanitario molto costoso e restringente”.
“Fipe Confcommercio - prosegue la nota - non chiede quindi la chiusura di alcuna sagra, ma auspica semplicemente che i Comuni di tutta la Provincia lucchese si adoperino in maniera concordata tale da redigere un calendario di tutte le sagre tale da non permettere la sovrapposizione delle stesse. Un calendario ed un disciplinare che regolino e controllino la effettiva temporaneità di questi eventi stabilendone una durata massima, e che ne determinino un indirizzo preciso in tema di "valorizzazione del prodotto e del territorio".
“Fipe Confcommercio - concludono Stefani e Cosentino - è inoltre favorevole e disponibile ad un tavolo di concertazione al quale si trovino forme di collaborazione e reciproca promozione a tutela di quegli eventi davvero organizzati sui principi originali per i quali le sagre sono nate. Sinergia si, sostituzione di professione no. Crediamo che gli stessi organizzatori delle sagre abbiano interesse a sostenere le nostre richieste, almeno quelli che operano basandosi sui principi base dell'etica professionale”.